Luce e materia nell'architettura e nella vita quotidiane
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Seguendo un’idea della città che si trasforma durante le stagioni e che rivela il suo disegno in continua trasformazione, una morfologia dinamica che deriva dalla luce, naturale o artificiale e comunque elemento costante di disegno della forma che la fotografia ci permette di percepire nella sua interezza.
A partire dalla materia, la pietra, sia che si trovi tra le rocce del Sud o che costituisca la struttura di un edificio romanico, l’elemento dominante di queste ultime produzioni dialoga con la luce, un neo luminismo che Milano ha contribuito a farmi scoprire in una ricerca sulla città che continua quotidianamente. Spesso accompagna la composizione della fotografia una presenza figurativa, a volte una statua o una presenza umana, entrata nella visione dell’obbiettivo e riportata come il doppio punto di vista di una prospettiva, il riferimento alla realtà nell’immagine che ci riporta alla ricerca costante di un disegno nello spazio.
La luce rivela le forme di un parco o di una strada, nella stagione invernale la trasparenza degli alberi disegna lunghe ombre in contrasto con il chiarore dell’atmosfera, oppure rimbalza sulle fronde degli alberi e si espande nel buio della sera, come avviene sulle rocce di una scogliera, quando è talmente accecante da bruciare i colori cosi da far sembrare tutta la scena dominata dal bianco, dal chiarore dell’estrema estate.
Seguendo un’idea della città che si trasforma durante le stagioni e che rivela il suo disegno in continua trasformazione, una morfologia dinamica che deriva dalla luce, naturale o artificiale e comunque elemento costante di disegno della forma che la fotografia ci permette di percepire nella sua interezza.
A partire dalla materia, la pietra, sia che si trovi tra le rocce del Sud o che costituisca la struttura di un edificio romanico, l’elemento dominante di queste ultime produzioni dialoga con la luce, un neo luminismo che Milano ha contribuito a farmi scoprire in una ricerca sulla città che continua quotidianamente. Spesso accompagna la composizione della fotografia una presenza figurativa, a volte una statua o una presenza umana, entrata nella visione dell’obbiettivo e riportata come il doppio punto di vista di una prospettiva, il riferimento alla realtà nell’immagine che ci riporta alla ricerca costante di un disegno nello spazio.
La luce rivela le forme di un parco o di una strada, nella stagione invernale la trasparenza degli alberi disegna lunghe ombre in contrasto con il chiarore dell’atmosfera, oppure rimbalza sulle fronde degli alberi e si espande nel buio della sera, come avviene sulle rocce di una scogliera, quando è talmente accecante da bruciare i colori cosi da far sembrare tutta la scena dominata dal bianco, dal chiarore dell’estrema estate.
