LA CITTA' POLITROPA
Un viaggio visivo nelle città che cambiano
Il calendario 2025 di finepro celebra il concetto innovativo della "Città Politropa", un modello urbano che combina multifunzionalità, diversità, sostenibilità, innovazione tecnologica e crescita economica. Il termine "politropo", derivato dal greco antico, unisce "poli-" (molti) e "-tropo" (modo o direzione), evocando l'idea di una urbanità in continua evoluzione, capace di adattarsi e trasformarsi in molteplici direzioni.
Con questo obiettivo, la rigenerazione urbana rappresenta lo strumento principale dell'architettura moderna, in quanto consente di valorizzare i luoghi esistenti e rispondere alle esigenze in costante trasformazione. In questo contesto, gli architetti e gli ingegneri di finepro interpretano l'essenza politropa delle città, progettando interventi capaci di adattarsi al tempo che passa e di mantenere un delicato equilibrio tra tradizione e innovazione.
Il calendario accompagna mese per mese attraverso i principi che definiscono la città politropa. Si esplorano la valorizzazione del patrimonio culturale, il restauro critico e il recupero dei tessuti urbani, come a Minturno, Taranto e Gioia del Colle. Si mettono in luce interventi volti a rendere le città più inclusive, resilienti e sostenibili, come la forestazione urbana a Bari o l'accessibilità universale a Isola delle Femmine. La progettazione NZEB ad Altamura, l'impiego di materiali sostenibili ad Alberobello e l'uso di risorse rinnovabili a Locri evidenziano un impegno concreto verso un'architettura responsabile. Al contempo, progetti di partecipazione delle comunità a Catania e iniziative di agopuntura urbana a Noci mostrano come il coinvolgimento diretto dei cittadini e interventi mirati possano trasformare profondamente le città.
Questo calendario non è solo un viaggio visivo, ma anche un invito a riflettere sul ruolo dell'architettura nel plasmare città capaci di affrontare le sfide del futuro. Un percorso che celebra la capacità delle città di crescere e adattarsi, preservando le radici del passato e accogliendo con fiducia il cambiamento.
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