Cosmo Laera

LA FOTOGRAFIA DI VIAGGIO E DI REPORTAGE AI TEMPI DELLO SMARTPHONE

date » 05-06-2019 17:30

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09.06.2019

INCONTRO

La fotografia di viaggio e di reportage ai tempi dello smartphone

FASTWEB
h 17.00 - 19.00

Quando un uomo con lo smartphone incontra un uomo con la reflex quello con lo smartphone…

Al tempo dei social network e degli smartphone la fotografia è diventata la forma di condivisione più diffusa e praticata imponendosi come linguaggio universale attraverso le immagini, senza necessità di traduzioni o conoscenze linguistiche precise. Ma è possibile anche solo con uno smartphone fare una fotografia capace di emozionare e comunicare realmente qualcosa? Qual è l’esperienza dei grandi fotografi a riguardo?

Incontro seminario con Cosmo Laera, fotografo/autore professionista, direttore artistico di Matera European Photography e docente di fotografia presso l’Accademia di Belle arti di Brera Milano e di Bari.

piazza Adriano Olivetti 1

17.00 – 19.00
ingresso su iscrizione a questo link

LINK - MILANO PHOTOWEEK 9.6.2019



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RESIDENZA BOCS ART COSENZA

date » 05-06-2019 13:37

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Il fil rouge che lega allo sviluppo della città di Cosenza l’idea originaria dei BoCs Art e, di riflesso, la loro concreta e significativa esperienza, può essere sintetizzato in due parole: innovazione e creatività. Dove c’è creatività, c’è innovazione. E dove c’è innovazione c’è sempre crescita del territorio.
Non è un caso che la realtà di The BoCs (the box of conteporary spaces) e delle residenze artistiche che si sono alternate in questi anni nella zona a sud di Cosenza siano state realizzate all’interno del Centro storico. La scelta dell’Amministrazione è risultata mirata. Qui si ritrovano i luoghi che rappresentano la Porta di accesso della Cultura, nell’ambito di un processo di evoluzione tra antico e contemporaneo. Entrarvi, significa viaggiare nello spazio e nel tempo, lasciando segni tangibili di un passaggio che è incarnato nelle opere degli artisti donate alla città ma anche – forse in prevalenza – nell’interazione con i residenti che si sono dimostrati spontaneamente partecipi di questo percorso, abbracciando con gesti di accoglienza artisti provenienti da altri Comuni italiani e da tutto il mondo.

A cura di Giacinto Di Pietrantonio

Partecipazione dal 18 al 31 maggio 2019.

BOCS ART COSENZA

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LIEVI E PRECISI COME DETERMINATI VOLI

date » 09-03-2019 18:37

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“LIEVI E PRECISI COME DETERMINATI VOLI.
SGUARDI ALTRI SULLA RICERCA E LA CURA DEI TUMORI”
.


IN MOSTRA DAL 15 AL 28 MARZO 2019 NELLO SPAZIO EVENTI DI PALAZZO PIRELLI A MILANO
LE OPERE DEL PROGETTO DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA E CULTURALE
TRA ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA E ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI
CON IL COORDINAMENTO DELL’ASSOCIAZIONE PROMETEO ONLUS

Inaugurazione: giovedì 14 marzo 2019, ore 18.00
Ingresso da Piazza Duca d’Aosta

Esposizione
da venerdì 15 a giovedì 28 marzo
Ingresso da Via Fabio Filzi 22
dalle ore 10.00 alle ore 18.00 - ultimo ingresso ore 17.30 (chiuso sabato e domenica)
Entrata libera

Milano, 18 febbraio 2019 - “Lievi e precisi come determinati voli. Sguardi altri sulla ricerca e la cura dei tumori”. Questo è il nome della mostra aperta al pubblico in programma da venerdì 15 a giovedì 28 marzo 2019 a Palazzo Pirelli, Spazio Eventi a Milano. Un’esposizione di lavori pittorici e fotografici risultato del workshop realizzato lo scorso anno all’Istituto Nazionale dei Tumori da giovani artisti dell’Accademia delle Belle Arti di Brera con il coordinamento di Onlus PROMETEO.
“Lievi e precisi come determinati voli. Sguardi altri sulla ricerca e la cura dei tumori” è l’incontro tra due mondi apparentemente distanti: la creatività del mondo degli artisti e il metodo ed il rigore dei medici. Una dimostrazione concreta di come arte e scienza hanno più punti in comune di quel che si possa pensare, dalla cui interazione è nata un’esperienza profonda e positiva che si rivela attraverso un lavoro corale di grande suggestione. Il progetto è iniziato nel novembre 2017, quando otto specializzandi dell’Accademia di Brera afferenti al corso di pittura del Prof. Stefano Pizzi, titolare della Cattedra di Pittura e Responsabile Artistico del progetto, e al corso di fotografia d’arte tenuto dal Prof. Cosmo Laera, hanno partecipato ad una serie di incontri con l’équipe del Prof. Vincenzo Mazzaferro Direttore della Struttura di Chirurgia Epato-gastro-pancreatica e Trapianto di Fegato dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Responsabile Scientifico del progetto. Coinvolti anche i pazienti, il personale ospedaliero e i volontari dell’Associazione PROMETEO, per uno scambio di conoscenze e di esperienze a 360 gradi nella routine ospedaliera.
Le patologie tumorali nella percezione comune sono spesso avvolte da un’aura negativa e di paura che inevitabilmente caratterizza la condizione del malato. Attraverso la realizzazione di opere artistico-visive prodotte a seguito delle esperienze comuni avvenute nel corso del workshop, si è cercato proprio di creare un nuovo approccio alla malattia nell’ottica di un complessivo ripensamento sul discorso del cancro. Uno scambio di saperi relativi ai diversi ambiti di ricerca scientifica e artistica con l'obiettivo di aiutare i pazienti nel loro percorso e avvicinare il pubblico al tema dei tumori con un nuovo approccio.
PROMETEO ha coadiuvato, supportato e promosso questo percorso interdisciplinare in linea con gli obiettivi dell’Associazione: la cura e l’attenzione alla condizione umana dei pazienti e il supporto alla ricerca clinica. Le testimonianze e i lavori pittorici e fotografici sono esposti nella mostra a Palazzo Pirelli e raccolti in una pubblicazione curata dagli stessi Pizzi, Laera e Mazzaferro per diffondere ad un pubblico il più vasto possibile i risultati di questa collaborazione artistico-scientifica grazie al contributo di Fondazione Cariplo e al patrocinio della Regione, Città metropolitana, Comune di Milano e Università degli Studi di Milano. “L’esperienza è stata sotto ogni punto di vista positiva. I lavori dei ragazzi sono di indubbia qualità. La pubblicazione scientifica, realizzata con il contributo della Fondazione Cariplo, è di ottima fattura e ci auguriamo possa aiutare a trasmettere al pubblico un rinnovato approccio alla malattia grazie anche alla professionalità e alle capacità di chi ogni giorno si dedica ad assistere gli altri” dichiara il Prof. Stefano Pizzi.
“Grazie alla delicatezza e alla totale disponibilità degli operatori, dei medici, delle famiglie, degli ospiti e dei volontari,“ aggiunge il prof. Cosmo Laera, “e grazie all'energia che ci hanno trasmesso, è stato possibile realizzare con l’Accademia di Brera, studenti e colleghi, un processo di ricerca artistica, a cui possiamo guardare con la lucida emozione del risultato raggiunto e che possiamo considerare un punto di partenza, o di ripartenza, un segnale di cambiamento nelle esperienze di tutti”.
“L’obiettivo era quello di ottenere una contaminazione virtuosa” conclude il Prof. Vincenzo Mazzaferro, “La sensibilità artistica a contatto con quella scientifica ha dato risultati sorprendenti, in un’ottica più moderna di studio e percezione della malattia. Gli incontri che hanno visto coinvolgere non solo i nostri medici, i ricercatori e gli artisti, ma anche i pazienti, le loro famiglie e i volontari hanno permesso di raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissi, vale a dire la mostra, la pubblicazione scientifico-artistica e, aspetto ancora più importante, la creazione di nuovi stimoli per le rispettive ricerche”.

Si ringraziano Regione Lombardia e Amici dell’Accademia di Brera per il supporto all’iniziativa.

“Lievi e precisi come determinati voli.
Sguardi altri sulla ricerca e la cura dei tumori”
.


Palazzo Pirelli – Spazio Eventi
Inaugurazione giovedì 14 marzo 2019, ore 18.00 Ingresso da Piazza Duca d’Aosta
Esposizione da venerdì 15 a giovedì 28 marzo Ingresso da Via Fabio Filzi 22
dalle ore 10.00 alle ore 18.00 - ultimo ingresso ore 17.30 (chiuso sabato e domenica)
Entrata libera

https://www.accademiadibrera.milano.it
http://www.istitutotumori.mi.it
http://www.onlusprometeo.org/web/

Ufficio stampa:
Valentina Gattermayer +39 348 8035328 gattermayer.press@gmail.com
Paola Gattermayer +39 335 354303 gattermayer@maguga.it

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PRIMA VISIONE 2018 - GALLERIA BELVEDERE - MILANO

date » 21-01-2019 19:05

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ph.Cosmo Laera

La Galleria Bel Vedere è lieta di presentare la mostra

PRIMA VISIONE 2018
I FOTOGRAFI E MILANO

Inaugurazione giovedì 24 gennaio 2019, ore 18-21
Bel Vedere fotografia – Milano, Spazio miFAC, via Santa Marta 18
info@belvederefoto.it – www.belvederefoto.it

La mostra è aperta dal 25 gennaio al 23 febbraio 2019
da martedì a sabato, ore 15.30-19.30, ingresso libero


“Prima Visione. I fotografi e Milano” dal 2006 è un appuntamento atteso, una mostra che coinvolge chi ama Milano e la fotografia: una frase che, quasi identica, si rinnova da tredici anni, un incontro tra i fotografi e la città che ha scandito il passare del tempo, il mutare delle situazioni, il crescere di una nuova generazione di autori ma anche e soprattutto una percezione diversa di Milano. Quando il progetto espositivo "Prima Visione. I fotografi e Milano" è stato concepito la città viveva ancora fasi contraddittorie, e la fotografia come sempre è stata testimone puntuale e partecipe del disagio cittadino. Poi lentamente la situazione è cambiata e i fotografi hanno cominciato a raccontare i nuovi edifici, i nuovi quartieri, la partecipazione attiva a quanto succedeva in città fino ad arrivare a questi anni recenti nei quali Milano sembra avere trovato o ritrovato un nuovo smalto, una diversa vivibilità. L'edizione di quest'anno ha come soggetto principale gli edifici milanesi recenti o storici, i negozi, i paesaggi urbani nei quali la contemporaneità sembra vivere in armonia con le persistenze del passato. E come già si scriveva per la scorsa edizione, è questo lo straordinario valore di “Prima Visione”: censire anno dopo anno i sentimenti che legano fotografia e città. La Galleria Bel Vedere in collaborazione con l'associazione dei photo-editor italiani, G.R.I.N., ha invitato quarantasei autori a raccontare il loro punto di vista, a proporre il loro tassello alla costruzione del mosaico che la fotografia nel 2018 ha regalato a Milano.


Gli autori:
Francesco Allegretti, Fabrizio Annibali, Emanuela Balbini, Liliana Barchiesi, Giuseppe Baresi, Pietro Baroni, Maurizio Beucci, Leonardo Brogioni, Riccardo Bucci, Virgilio Carnisio, Marisa Chiodo, Matteo Cirenei, Antonino Costa, Karim El Maktafi, Mario Ermoli, Alessandro Ferrario, Valeria Ferraro, Angelo Ferrillo, Simon Fiorentino, Giorgio Galimberti, Marco Garofalo, Dimitar Harizanov, Marco Introini, Giovanni Hänninen, Cosmo Laera, Saverio Lombardi Vallauri, Andrea Mariani, Marco Menghi, Francesca Moscheni, Gianni Nigro, Thomas Pagani, Stefano Parisi, Paolo Perego, Simona Pesarini, Barnaba Ponchielli, Daniele Portanome, Francesco Radino, Roberto Ramirez, Francesco Rocco, Filippo Romano, Francesca Romano, Luca Rotondo, Alberto Roveri, Titti Scotti, Federico Vespignani, Roman Zanuso

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Gibellina 50+1, l'attesa...

date » 05-01-2019 20:15

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COSMO LAERA A GIBELLINA
di Enzo Fiammetta-Direttore Museo delle Trame Mediterranee

Alcuni anni addietro uno degli artisti in residenza alla Fondazione Orestiadi è stato il cinese Li Xian Yang, allievo di Toti Scialoja. Le sue opere oltre a riportare alcune delle emergenze artistiche di Gibellina sono caratterizzate da fasci di colore brillante con i quali l’artista ha voluto segnare uno degli aspetti che più lo hanno colpito di Gibellina: la luce, che caratterizza anche le immagini di Cosmo Laera. Luce chiara, diafana, trasparente, che avvolge la città nuova e mette in evidenza le rughe precoci del giovane insediamento, che probabilmente ricorda quella di Alberobello, città natale del nostro artista. Bianca come il Cretto di Burri, come
la sfera della chiesa di Quaroni. E’ una città senza gente quella documentata da Laera, se non fosse che le auto nelle immagini assolvono alla funzione di fossili-guida, documentando la presenza di una nutrita comunità e le sproporzionate dimensioni della città. Sensazione di una rarefazione della presenza umana, rafforzata dalla presenza di poche persone in alcune delle sue immagini, collocate in maniera artificiosa e regolata, che ci comunicano un ulteriore estraniamento dalla realtà. Le donne, gli uomini vengono utilizzati come elementi che partecipano alla composizione dell’immagine e che assumono la funzione del punctum, come definito da Barthes, parti che segnano l’aspetto emotivo dell’immagine. La rarefazione della presenza umana è quello che ci colpisce irrazionalmente, il fulcro attorno al quale ruota l’occhio del fotografo e su cui si riflette il nostro con curiosità e attenzione.
Le opere di Laera sembrano indicarci una sospensione del tempo, tutto nelle sue foto assume una staticità irreale. Gli uomini come le cose. La foto che ferma l’attimo. Come se non esistesse un prima e un dopo. Luce bianca e spazi aperti. Immagini come realizzate con gli antichi flash in interno, dove l’attimo è quello che l’occhio del fotografo vuole fermare e solo quello.

Giornale di Sicilia

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10 FOTOGRAFI PER 10 MUSEI - PALAZZO LANFRANCHI A MATERA

date » 18-09-2018 13:04

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PALAZZO LANFRANCHI

Inaugurazione
Mercoledì 19 settembre h. 19.00
Ingresso gratuito

Mercoledì 19 settembre, alle ore 19.00, in occasione della giornata gratuita dei musei statali della Basilicata, che si tiene il 19 di ogni mese per scandire l’avvicinamento al 2019 insieme alla Fondazione Matera-Basilicata 2019, sarà inaugurata, a Palazzo Lanfranchi, la mostra 10 Fotografi per 10 Musei.

Lo speciale allestimento, che per la prima volta ‘invade’ e occupa la maggior parte degli spazi espositivi del museo, raccoglie tutte le opere delle mostre fotografiche del progetto 10 Fotografi per 10 Musei (realizzato grazie al Piano dell’arte contemporanea del MiBAC), esposte dallo scorso 19 luglio nei 10 musei del Polo Museale di Basilicata.

Il percorso prevedeva infatti un momento conclusivo che restituisse, a Matera, la ricchezza dell’intero progetto e i diversi punti di vista che lo hanno animato.

Protagonisti di questa straordinaria avventura fotografica, con la quale il Polo Museale ha cercato di dare una risposta alla domanda: “In che lingua parlano i nostri Musei?” sono stati infatti dieci fotografi, diversi per esperienza, età, genere, linguaggio, che hanno indagato i diversi musei del Polo: Francesco Radino [Museo di Palazzo Lanfranchi], Mario Cresci [Museo Archeologico Domenico Ridola di Matera], Pierangelo Laterza [Museo Archeologico di Metaponto], Angela Rosati [Museo Archeologico della Siritide di Policoro], Francesco La Centra [Museo dell’Alta Val d’Agri a Grumento Nova], Alfredo Chiarappa [Museo Archeologico Dinu Adamesteanu di Potenza], Cosmo Laera [Museo Archeologico Massimo Pallottino di Melfi], Michele Battilomo [Museo e Parco Archeologico di Venosa], Federica Danzi [Museo Archeologico di Muro Lucano] e Luca Centola [Palazzo Ducale di Tricarico].

Ciascuno di loro ha potuto interpretare e “mettere a fuoco” l’identità e le caratteristiche, evidenti o nascoste, dei musei che compongono la rete del Polo museale della Basilicata.

Il risultato è una straordinaria carta di identità visiva della nostra rete, un mosaico di luoghi, patrimoni e comunità che restituisce con chiarezza, attraverso l’occhio esterno degli artisti chiamati a cimentarsi con il progetto, l’elemento di fondo che lega tutte le realtà, al di là delle specifiche declinazioni e peculiarità patrimoniali: la presenza delle persone, le storie che si intrecciano con la Storia.

Le fotografie dei 10 artisti saranno ora tutte visitabili nel Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi secondo i consueti orari di apertura (Lunedì-Domenica 9.00-20.00; Mercoledì 11.00-20.00).

“L’idea che ha guidato il progetto – ha dichiarato la direttrice del Polo Museale di Basilicata Marta Ragozzino – è sempre quella di mettere in rete i musei del Polo, per costruire concretamente il primo elemento del sistema regionale. Un’idea che rappresenta la nostra sfida quotidiana, declinata in moltissimi modi, perché crediamo che tutti i nostri musei debbano essere aperti alle comunità, sempre più accessibili e inclusivi, sempre più capaci di dialogare con il presente, che ci permetterà di comprendere e raccontare in maniera più comprensibile il passato. Per fare questo dobbiamo conoscerli meglio tutti, valorizzare le bellezze che conservano e tramandano ma anche le persone che lavorano al loro interno, le attività quotidiane che si svolgono e le potenzialità da far fiorire, pensando concretamente al futuro aperto da costruire insieme. I risultati sono stati sorprendenti, perché le mostre – che confluiscono nell’unico allestimento che si inaugura mercoledì 19 settembre – permettono di capire da dentro, dal centro, dal cuore “in che lingua parlano i nostri musei” e anche in che direzione dobbiamo andare”.

La stampa e l’allestimento delle fotografie sono stati realizzati da DgTales – Racconti Digitali di Martina Franca.

Per maggiori informazioni consultare il nuovo sito istituzionale del Polo Museale della Basilicata http://musei.basilicata.beniculturali.it e le pagine FB dei Musei.

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AD ORIENTE - FERRARA

date » 19-07-2018 07:07

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LA FOTOGRAFIA NEI MUSEI. INTERPRETARE, DOCUMENTARE, RACCONTARE

date » 17-06-2018 21:51

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La fotografia nei musei.
Interpretare, documentare, raccontare


Una giornata di studio promossa dai Musei Vaticani e dall’Accademia di Belle Arti di Brera

In occasione della mostra In piena luce. Nove fotografi interpretano i Musei Vaticani, in programma a Palazzo Reale dal 24 maggio all’1 luglio 2018, il giorno 4 giugno alle ore 11 verrà organizzata presso l’Accademia di Belle Arti di Brera (Sala Napoleonica) un incontro intorno ai temi della fotografia nei musei tra documentazione e interpretazione.
Per il progetto In piena luce, nato all’interno dei Musei Vaticani con l’intento di creare il primo fondo di fotografia contemporanea dei Musei, è stato chiesto a nove diversi autori di lavorare nei Musei Vaticani come su un corpo unico e complesso, osservando, ognuno per la propria specializzazione, una parte di quello stesso corpo. Così, tra immaginazione e ricordo, documentazione e interpretazione, Bill Armstrong, Peter Bialobrzeski, Antonio Biasiucci, Alain Fleischer, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Rinko Kawauchi, Martin Parr e Massimo Siragusa, hanno composto un insieme di immagini che diventa archivio del presente, strumento di comprensione e osservazione, chiave di accesso per indagini future attraverso le loro visioni, diverse ma tutte attuali e in qualche modo necessarie.
In piena luce offre quindi una serie di spunti da approfondire, per chi osserva, studia e vive le grandi macchine dei musei, la loro storia, il loro futuro e la loro rappresentazione e documentazione fotografica.


Interverranno
Franco Marrocco, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera

Cosmo Laera, docente all’Accademia di Brera di Fotografia, Architettura e Paesaggio

Simone Bergantini, docente di Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Brera

Ignazio Gadaleta, artista e docente di pittura Accademia di Belle Arti di Brera

Alessandra Mauro, direttrice editoriale di Contrasto e curatrice della mostra

Micol Forti, responsabile della Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani e curatrice della mostra

Giovanni Careri, professore all’École des Hautes Études en Sciences Sociales e allo IUAV di Venezia

Johanne Lamoureux, docente di Arte Contemporanea all’Università di Montreal

Antonio Biasiucci, artista e fotografo

Francesco Jodice, artista e fotografo

A seguire, una visita guidata all’esposizione con le curatrici della mostra, Micol Forti e Alessandra Mauro, e gli autori Antonio Biasiucci e Francesco Jodice.

La mostra fa parte di Milano PhotoWeek 2018.

Ufficio Comunicazione Accademia di Belle Arti di Brera
Francesca De Paola 02/ 86955.335
Via Brera 28 - 20121 Milano (MI)
comunicazione@accademiadibrera.milano.it
Ufficio Stampa Musei Vaticani

Lucina Vattuone +39.06.69883041
stampa.musei@scv.va

Ufficio stampa e Comunicazione Contrasto
Valentina Notarberardino +39 06 32828237
vnotarberardino@contrastobooks.com

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